Ammonta a oltre un milione di euro il valore dei beni confiscati a una società farmaceutica con sede a Napoli e al suo legale rappresentante, in seguito alla sentenza irrevocabile del Tribunale di Napoli per omesso versamento dell’IVA e delle ritenute certificate relative all’anno d’imposta 2018.
Il provvedimento è stato eseguito grazie agli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza su delega dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Napoli. Le verifiche hanno consentito di superare le difficoltà legate alla procedura di concordato preventivo cui è sottoposta la società, orientando l’azione esecutiva principalmente sul patrimonio personale dell’amministratore.
Sono stati così confiscati cinque conti correnti, una quota societaria e due immobili situati a Napoli, oggi definitivamente acquisiti al patrimonio dello Stato.
In una nota, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ricorda che lo scorso febbraio è stato stipulato un Memorandum operativo tra la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli e il Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza. L’accordo mira a rendere più sistematico il monitoraggio patrimoniale dei soggetti condannati in via definitiva, anche se non precedentemente destinatari di sequestri, per garantire il recupero alla collettività dei patrimoni accumulati in modo illecito.