Di Angelo Tortora 

 

(ANSA) – “Con l’approvazione odierna della legge sulla ‘Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio bandistico della Regione Campania e dei Corpi delle Majorettes’ colmiamo finalmente un vuoto normativo nella nostra Regione riguardo alla salvaguardia di un patrimonio culturale immateriale che affonda le proprie radici nel diciannovesimo secolo e rappresenta un elemento fondamentale della nostra identità culturale campana”. E’ quanto scrive in una nota Giovanni Mensorio, consigliere regionale e presidente della Commissione Turismo, Attività produttive, Programmazione, Industria e Commercio della Regione Campania, e cofirmatario della legge ‘Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio bandistico della Regione Campania e dei corpi delle Majorettes’ approvata oggi dal Consiglio regionale. “Le bande musicali sono presenti in ogni angolo della nostra regione – aggiunge Mensorio – dai piccoli borghi alle grandi città, e costituiscono un vero e proprio tessuto connettivo delle nostre comunità. Questa legge riconosce la loro funzione pedagogica, educativa e di trasmissione intergenerazionale dei saperi, oltre al loro fondamentale contributo alla coesione sociale. Sono luoghi di incontro tra generazioni diverse, dove i giovani apprendono non solo l’arte musicale, ma anche valori come collaborazione, rispetto reciproco e disciplina. I dati parlano chiaro: negli ultimi anni, molte bande musicali hanno dovuto cessare la loro attività per mancanza di risorse, mentre altre sopravvivono solo grazie all’impegno volontario dei loro componenti, in condizioni di grande precarietà. Questa legge rappresenta una risposta concreta a queste difficoltà”. “L’istituzione dell’albo regionale delle bande musicali e dei corpi delle majorettes – spiega il consigliere regionale – permetterà di avere un quadro completo di queste realtà, consentendo interventi mirati ed efficaci. I contributi previsti sosterranno concretamente l’acquisto di strumenti e attrezzature, la realizzazione di corsi di formazione e l’organizzazione di manifestazioni che favoriscano lo scambio di esperienze anche a livello internazionale”. “Lo stanziamento previsto – aggiunge – è un investimento necessario per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo di questo patrimonio culturale, con benefici culturali, sociali ed economici che supereranno di gran lunga l’importo investito. La clausola valutativa garantirà inoltre il monitoraggio costante dell’efficacia della legge. Con questo provvedimento abbiamo compiuto un atto di giustizia verso un patrimonio culturale troppo spesso trascurato, ma – conclude – anche un investimento sul futuro della nostra regione, sulla nostra identità culturale e sulla formazione dei nostri giovani”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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