Di Angelo Tortora
Se vogliamo, possiamo”, è la versione Contiana di “yes we can”, scrive quest’oggi la Gazzetta dello Sport sottolineando l’apertura di Conte col Napoli a quota 57 punti, uno in meno dell’Inter, due in più dell’Atalanta e cinque in più della Juventus, la Champions League in una tasca e “nell’altra, si può dire, la possibilità di adagiarci uno scudetto, e sarebbe il quarto, la folle idea che ha un senso, eccome no”.
Per arrivare al titolo servono una serie di fattori. Romelu Lukaku s’è imbattuto nella sua crisi d’astinenza più lunga della stagione: gol-vittoria alla Juventus il 25 gennaio. Sono 471 minuti, ma – si legge – è giusto ritenere il bicchiere mezzo pieno per le reti al Milan e l’Atalanta, la Roma e la Fiorentina, e gli serve solo un gol per andare in doppia cifra.
L’altro fattore può essere il calendario. 11 partite, ma “quelle che stanno a sinistra in classifica saranno tre, e tra queste la Fiorentina di domani, le altre, pur avendo preoccupazioni e dunque caparbietà, comunque stazionano dall’altra parte: gare relativamente più abbordabili, ma che non si racconti a Conte neppure che contro le sue prossime avversarie, all’andata, lui le ha vinte tutte”.