(AGI) – Roma, 3 mar. – Il Dipartimento della protezione civile, dopo aver ricevuto dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia notizia del concentramento di Co2 in alcune zone dell’area flegrea, “prosegue la sua attivita’ a supporto del territorio, in stretto raccordo con la prefettura di Napoli e la struttura regionale di protezione civile”. Subito dopo aver trasmesso l’informazione ai sindaci, “e’ stato attivato il Servizio nazionale e grazie all’operato dei vigili del fuoco, e la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e le Asl del territorio, si e’ proceduto al monitoraggio puntuale di tutti gli istituti scolastici dell’area. Sopralluoghi che solo in un caso hanno rilevato presenza di Co2, e portato alla chiusura dell’istituto”. “Il lavoro congiunto con la prefettura di Napoli, la protezione civile campana, i sindaci, la comunita’ scientifica e le strutture operative hanno consentito di dare una risposta immediata alle comunita’ coinvolte – ha detto il capo Dipartimento della protezione civile, Fabio Ciciliano, – Questa risposta rappresenta perfettamente il senso della protezione civile, che mette in campo le migliori competenze del Sistema nazionale, non solo per la gestione delle emergenze, ma anche per le attivita’ di previsione e la prevenzione”. Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni, in particolare nell’area perimetrata dall’Osservatorio Vesuviano e individuata come maggiormente esposta alle emissioni di gas vulcanici. Area su cui ordinanze dei sindaci hanno vietato l’utilizzo dei locali interrati e seminterrati per attivita’ abitative, lavorative e ricreative, fino a installazione di strumenti di rilevazione di CO2 dotati di allarme acustico e visivo. (AGI)