In Campania si attende da circa un anno l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della proposta di legge sul fine vita, presentata dal consigliere Luigi Abbate. Il progetto di legge non introduce l’eutanasia, come alcuni sostengono, ma si limita a stabilire procedure e tempi certi per consentire l’accesso al suicidio medicalmente assistito per le persone che ne facciano richiesta e che soddisfino le condizioni stabilite dalla sentenza della Corte Costituzionale.
I Radicali salernitani dell’associazione ‘Maurizio Provenza’ hanno espresso la loro posizione con una nota ufficiale, chiarendo che la competenza su questo tema non spetta al Parlamento, in quanto non si tratta di approvare un nuovo principio di diritto, già sancito dalla Corte Costituzionale. La proposta di legge mira esclusivamente a garantire tempi certi per le risposte delle Asl, evitando che le persone che soffrono atrocemente debbano attendere mesi o addirittura anni per ottenere ciò che la sentenza della Corte ha già riconosciuto come un loro diritto.
L’associazione ha quindi rivolto un appello al presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, affinché sblocchi l’iter della proposta di legge, attualmente ferma presso la V Commissione Sanità e Sicurezza Sociale. Gli ammalati non possono più attendere i tempi della politica, e la richiesta è quella di dare finalmente attuazione a un diritto già riconosciuto, senza ulteriori rinvii o ostacoli burocratici.