La decisione di Papa Francesco di autorizzare l’iter per la beatificazione di Salvo D’Acquisto ha suscitato profonda emozione e unanime consenso tra le istituzioni italiane. Il vicebrigadiere dei Carabinieri, che sacrificò la propria vita per salvare 22 ostaggi durante i rastrellamenti nazisti del 1943, è da sempre considerato un simbolo di coraggio, dedizione e altruismo.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito D’Acquisto “un eroe, simbolo di coraggio, sacrificio e dedizione al dovere”, sottolineando che la decisione del Santo Padre rappresenta “un riconoscimento straordinario per un uomo che ha dato la vita per salvare quella di altri, incarnando i valori più alti di umanità e servizio”.
Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua soddisfazione con un post sui social, citando le parole attribuite al vicebrigadiere prima del sacrificio: “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”. Per La Russa, l’avvio dell’iter per la beatificazione è “un riconoscimento straordinario per un eroe”.
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha parlato di “profonda gioia” per la decisione di Papa Francesco, ringraziandolo “per aver rivolto il suo pensiero, in questo difficile momento, alla storia e alla memoria di un grande Carabiniere e di un grande italiano”. Fontana ha sottolineato come il sacrificio di D’Acquisto rappresenti “un esempio luminoso per tutti”.
Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha condiviso la sua “profonda emozione” per la decisione del Papa, ricordando il gesto eroico di D’Acquisto e il suo impatto nella memoria collettiva del Paese. “Dobbiamo conservare per sempre la memoria delle sue gesta eroiche”, ha affermato.
Oltre la politica, c’è il ringraziamento dell’Arma dei Carabinieri con il comandante generale, Salvatore Luongo, che ha espresso “la più sentita gratitudine a Sua Santità Papa Francesco per il decreto che riconosce l’offerta della vita del servo di Dio, il vice brigadiere Salvo D’Acquisto, elevandolo al titolo di Venerabile”. Ha poi sottolineato come D’Acquisto rappresenti “un esempio luminoso di coraggio, abnegazione e amore per il prossimo”, un modello per tutti i Carabinieri e per le future generazioni.
Luongo ha anche rivolto un pensiero di vicinanza al Pontefice: “Preghiamo affinché trovi conforto e forza in questi giorni delicati”. Inoltre, ha ricordato come l’Arma sia “onorata di custodire e tramandare il suo insegnamento, consapevole che il suo sacrificio raffigura la più alta espressione del nostro giuramento”.
Infine, un pensiero è stato rivolto ai familiari di Salvo D’Acquisto e a tutti gli uomini e le donne dell’Arma che, con lo stesso spirito, operano quotidianamente per la sicurezza e la giustizia.
L’iter di beatificazione segna un ulteriore passo verso il riconoscimento della straordinaria figura di Salvo D’Acquisto, il cui sacrificio rimane scolpito nella memoria e nel cuore dell’Italia intera.