“Le condizioni del Santo Padre permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie.

Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali”. Lo dice il Bollettino medico diffuso stasera dalla Sala stampa vaticana.

“Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata”, dice ancora il bollettino medico. “Nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al 10° piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui”, aggiunge la Sala stampa vaticana.

Si apprende anche che il Papa resta vigile. E il fatto di aver trascorso una notte tranquilla, in cui ha riposato, significa che non si sono ripetute altre crisi respiratorie come quella di ieri, di tipo asmatiforme, che al Pontefice ha provocato anche una certa sofferenza per la difficoltà nel respiro e per l’entità prolungata nel tempo. Come aiuto, comunque, si è deciso di mantenere anche oggi la somministrazione di ossigeno ad alti flussi tramite tubicini al naso.

L’Angelus in forma scritta – “Da parte mia, proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate”. Lo afferma papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l’Angelus che oggi è stato diffuso in forma scritta.

“In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me”. Lo dice papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l’Angelus. “Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità!” E’ quanto afferma papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l’Angelus che oggi è stato diffuso in forma scritta. “Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino – aggiunge il Pontefice -, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan”.

“La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”, ha comunicato la sala stampa vaticana.

Dopo il cauto ottimismo che prevaleva venerdì, anche dalla conferenza stampa dei medici che lo hanno in cura al Gemelli, il Pontefice ha attraversato ieri una delle giornate più delicate di questa sua degenza al Policlinico Universitario, iniziata il 14 febbraio.

“Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo“, premette il bollettino medico diffuso nella serata di ieri dalla Sala stampa vaticana. Questa mattina Papa Francesco “ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato “una piastrinopenia”, cioè una carenza di piastrine, “associata ad un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni”.
“Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri”, viene ulteriormente spiegato. E “al momento la prognosi è riservata”.

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