(ANSA) – NAPOLI, 21 FEB – “Non so se si possa chiamare ancora Terra dei Fuochi. E’ un termine che viene dal passato, dagli anni ’80 e ’90, quando c’erano sversamenti di rifiuti speciali che arrivavano da ogni parte d’Italia e probabilmente sono stati interrati in questa terra”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione ecomafie Jacopo Morrone, al termine della seconda giornata di audizioni in Campania, tenutasi oggi in Prefettura. “Oggi – ha aggiunto Morrone – problemi ce ne sono sicuramente tanti, probabilmente non più legati a quello. Piuttosto si parla di roghi, fatti magari da qualche azienda che non rispetta le regole, da qualche cittadino che ancora butta i rifiuti per strada. Quindi è una situazione completamente differente. Comunque la situazione tuttora da tenere sotto controllo è piuttosto quella delle bonifiche”. “Penso che il Governo – ha detto Morrone – abbia risposto in maniera più celere possibile. Il generale Vadalà, che è il nuovo commissario straordinario, potrà costruire un cronoprogramma, una volta che si sarà reso conto della situazione e far dialogare i tanti enti che sono intervenuti. Non siamo all’anno zero, nel senso che comunque state fatte tante cose, sia da parte del forze dell’ordine che da parte dei governi che si sono succeduti, anche da parte delle istituzioni locali. Quindi non voglio togliere i meriti a nessuno, di chi ha fatto. Però coordinare il lavoro è sicuramente necessario per dare delle risposte ai cittadini”. “Abbiamo ascoltato anche le Asl – ha concluso Morrone – quindi c’è un problema sicuramente legato alla salute dei cittadini e quindi questo va affrontato e va analizzato”.