Missione compiuta. Magari non sarà così. Ma l’impressione avuta è che a Conte non fregasse assolutamente nulla della Coppa Italia. Ha messo in campo una squadra senza senso. Una squadra sbilanciata sulla carta, con due esterni alti a terzini, con 4 attaccanti puri. Magari era il caso di giocare in modo diverso, provando ad attaccare. Invece tutti dietro, a ripetere lo schema solito, quando però ci sono altri giocatori. La goccia finale sono state le sostituzioni, a partire, più o meno, dal 70esimo. Per dare a 5 titolari la possibilità di fare un piccolo allenamento.
Ora il pensiero di Conte è condivisibile. Il Napoli non ha molte alternative. Il pensiero di andare a giocare al Meazza un quarto di finale sarebbe stato una follia. Il Napoli invece da adesso in avanti dovrà pensare solo al campionato. Non dovrà mai più in questa stagione giocare una partita infrasettimanale. A differenza delle rivali. Conte vinse il suo scudetto all’Inter dopo essere stato eliminato dalla Champions, e arrivando quarto nel girone, non si qualificò neppure per l’Europa League.
La partita di stasera ha però dimostrato che il Napoli ha un buco enorme in difesa, non avendo alternative al suo, fortissimo, Rramhani-Buongiorno. Se i due non prenderanno neanche un raffreddore per gli azzurri ci sono grandi possibilità di vincere lo scudetto. Ma questo lo si sapeva bene. A Roma semplicemente si è avuta la conferma.