Una vittima spintonata e “sbattuta per l’aria” su indicazione del capobanda perché non aveva tutti i soldi della truffa. E ancora, veniva fornita ai sodali anche assistenza legale in caso di necessità. È quanto emerso nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Caivano e coordinate dalla Procura di NAPOLI Nord sulla banda specializzata nelle truffe agli anziani. In alcuni casi, si fingevano figli delle vittime o appartenenti alle Forze dell’Ordine, o affermavano che sussisteva il rischio di una denuncia penale, o anche che ricorreva il pericolo di arresto per un proprio congiunto.
“Con tali artifizi, essi ottenevano rilevanti somme di danaro, nonché la consegna di monili o carte di credito con relativo codice pin” scrive in una nota il procuratore Maria Antonietta Troncone. In un caso nel quale era stata consegnata la somma di 3.700 euro, avendo la richiesta ad oggetto un importo aggiuntivo di 5.000 euro, al diniego della vittima di versare l’ulteriore somma, il presunto autore del fatto risulta avere usato violenza nei confronti della donna, consistita nel buttare per l’aria I’anziana donna. Nel fare ciò, veniva incalzato dal “centralinista”, che seguiva telefonicamente l’andamento dell’azione e che urlava: “Sbattila per l’aria e vattene!”.
Durante le fasi delle indagini dirette da questa Procura della Repubblica, grazie al prezioso contributo fornito dai Carabinieri, è stato possibile impedire l’esecuzione di numerose truffe, bloccando sul nascere trenta tentativi e permettendo I’arresto in flagranza di reato di diversi malviventi, nonché il recupero della relativa refurtiva, per un totale di circa 200 mila euro tra contanti, monili in oro e preziosi.

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