Stella Stefanelli, manager di Lab. Instruments srl di Castellana Grotte (Bari) e Azzurra Morelli,
ceo Pellemoda di Empoli sono le vincitrici, rispettivamente, del premio ‘Mela d’oro piccola impresa’ e ‘Mela d’oro media impresa’ nell’ambito del premio nazionale Mela d’Oro Women Value Company Intesa Sanpaolo, speciale riconoscimento di Fondazione Bellisario. Sono state oltre 1400 le candidature pervenute quest’anno. Il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo prevede, inoltre, menzioni speciali, per aziende che si sono distinte su filoni specifici quali Made in Italy, Innovazione e Sociale. Oggi a NAPOLI la presentazione dell’ottava edizione. Un impegno verso la valorizzazione dell’imprenditoria femminile che Intesa Sanpaolo, è stato evidenziato nell’incontro nella sede delle Gallerie d’Italia, “sostiene anche finanziariamente mettendo a disposizione un miliardo di euro attraverso le opportunità previste dal programma ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’, lanciato quest’anno dal primo Gruppo bancario italiano, che riserva 120 miliardi di euro a livello nazionale”.
Un terreno sul quale, più in generale, occorre agire. Nella partecipazione femminile al mondo del lavoro, secondo l’analisi Research Department Intesa Sanpaolo, l’Italia segna un ritardo: nel 2023 il nostro Paese si colloca al penultimo posto in Europa
per tasso di attività femminile (57,7%, 13 punti in meno della media UE27), meglio solo della Romania. E’ un patrimonio di competenze e capacità da valorizzare, specie in un contesto in cui molte imprese denunciano difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata. Poco più di un’impresa su 5 è femminile (sono 1 milione e 325 mila, pari al 22,2% del totale 2023, una percentuale sostanzialmente in linea con il 2022).
In questo contesto sono state premiate 30 imprese del Centro-Sud tra le 100 vincitrici del Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo 2024 e sono state assegnate menzioni speciali Donne per il Made in Italy a Carmela Cammarano, presidente di Agrimolina (Roccadaspide, Salerno), e Donne per il Sociale a Maria Cristina Rizzo, presidente Fondazione Le Costantine (Uggiano la Chiesa, Lecce). A testimonianza della visione sul futuro dell’imprenditoria femminile è intervenuta Annamaria Barbaro, ceo della startup campana Empethy. L’edizione 2024 si è concentrata sul supporto alla nuova imprenditoria femminile nella duplice chiave di difesa della parità di genere ma anche tutela delle ‘diversity’. Sostenibilità, digitalizzazione, innovazione tecnologica, capitale umano e formazione sono fattori abilitanti, è stato rilevato, “alla crescita delle imprese in particolare al femminile, anche alla luce del PNRR”.
Anna Roscio, executive director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha messo in evidenza: “L’impegno della banca verso l’imprenditoria inclusiva e attenta al talento femminile parte dalla cura verso i nostri dipendenti. Finanziamo con un miliardo di euro le realtà che sposano performance economico-finanziarie a politiche di inclusione e welfare, favorendo il riconoscimento del merito alle pmi più virtuose”. Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario (rappresentata nell’incontro da Elena Salzano, referente Campania della Fondazione) ha sottolineato in una dichiarazione: “La straordinaria adesione che ha contraddistinto tutte le edizioni del Women Value Company racconta di un sistema produttivo che ha chiara la fondamentale importanza del contributo femminile alla crescita. Dare spazio e visibilità, riconoscere i meriti e l’impegno di queste pmi è sempre stata una nostra priorità e lo è ancora di più oggi”.
Quello di NAPOLI è stato il terzo e ultimo incontro territoriale del riconoscimento Women Value Company Intesa Sanpaolo, dopo gli appuntamenti di Firenze (premio a 30 piccole e medie imprese del Centro Italia) e di Milano (40 aziende settentrionali particolarmente meritevoli).

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